26.10.04

RI-VESTIRE: i segni dell'apparenza

Scrive Maria Elena:
Ieri ci siamo ritrovate, con la Gi e la Bi che erano tornate (la Gi sbadigliava, forse è stanca per via degli allenamenti) mentre El e Mi avevano delle verifiche e FraV una riunione; io, Ci e LaTo avevamo i nostri libri preferiti: Ci ha letto il finale ed ha proposto l'indovinello: che libro è? Si trattava de L'amico ritrovato di Fred Uhlmann; LaTo ha invece scelto di leggerci il Prologo del suo libro, L'alchimista di Paulo Coelho. Io, bhe, ne avevo portati quattro:
- Il libro del passato remoto: Pel di carota, di Jules Renard;
- Il libro del passato prossimo: La fossa dei serpenti, di Mary Jane Ward
- Il libro del presente, quello che ho appena finito di leggere: Il gatto che andava al cinema, di Lillian Jackson Braun (Giallo Mondadori)
- Il libro del futuro, quello che sto leggendo: Palude (ma tit. orig.: The white road - !!!) di John Connolly, (Best Thriller).
Così ne ho parlato, forse troppo, difficile arginarmi quando incomincio a raccontare storie........
Ci siamo scambiate opinioni sui racconti di stagioni: Kerenòr ha parlato in particolare dei due capitoli dal Libro dell'estate di Tove Jansson e di Aria fredda di H.P. Lovecraft, sul quale ha un pò glissato, mentre ha espresso tutta la sua disapprovazione verso Sofia, la bambina di "Il gatto" di Jansson. In effetti, una come Sofia che prima si sbarazza del suo gatto Mappe (contrazione da Ma p'tite) e ne prende un altro, Svante, per poi riscambiarlo di nuovo con Mappe perchè non è abbastanza cacciatore e felino, bhe, dà fastidio anche a me. Sull'altro racconto di Jansson, "Mattinata di bagni" sono saltate fuori due diverse interpretazioni per il finale, a seconda di come si leggono le parole della nonna, e questo è stato un momento simpatico perchè ciascuna di noi era molto sicura di ciò che pensava. Fino a quel momento. Abbiamo anche accennato a L'inverno di Sylvia, di Kate Moses: e Kerenòr ha dichiarato apertamente che non sopporta Sylvia Plath (il romanzo è la narrazione degli ultimi mesi di vita della scrittrice, morta suicida nel 1962), ed a Strega d'aprile di Ray Bradbury, il che ci ha dato modo di fare un'incursione nella Sf e nella fantasy, che non piace a nessuno. Però la Ci ha letto La sentinella dello stesso Bradbury, e ha fatto rilevare il finale con ribaltamento di prospettiva. Mi stavo chiedendo, a questo proposito, se andare o no a vedere Io, robot che s'ispira al romanzo omonimo di Asimov.
Questa la proposta per il prossimo incontro, che sarà lunedì 8 novembre alle 14.30' in Biblioteca, Aula Didattica:


Tema: RI-VESTIRE: i segni dell'apparenza
Bibliografia
- La moda: usi e costumi del vestire di Nathalie Bailleux e Bruno Remaury - ed. Electa/Gallimard 1996
- La donna vestita di bianco di Janine Boissard - ed. Salani 2003
- L'uomo dal vestito grigio di Sloan Wilson - ed. Einaudi 2004
- Modella per caso di Susanne Fülscher - ed. E/L 1998
- L'omino vestito di verde. In: Fiabe e leggende di tutto il mondo. Fiabe inglesi - ed.Oscar Mondadori 1992
- L'onestà delle fate. In: Fiabe scozzesi, vol.2 - ed. Oscar Mondadori 1994
- La gonna e le campanelline. In: Fiabe e leggende di tutto il mondo. Fiabe portoghesi - ed. Oscar Mondadori 1994
- L'Ignota della Senna. In. La bambina dell'oceano di Jules Supervielle - ed. Marcos y Marcos 1987

A lunedì 8 novembre alle 14.30'!


19.10.04

Libri preferiti



Scrive Maria Elena:

La scorsa settimana ho provato a lanciare una proposta: Lunedì prossimo ci ritroviamo qui con il/i nostro/i libro/i preferito/i e leggiamo ad alta voce una o due frasi che ci piacciono perchè parlano di cose o persone cui sentiamo di somigliare. Immediata contestazione: No perchè è difficile trovare un libro così, ce ne sono tanti. Forse sono state espresse anche altre motivazioni, ma a me pare che entri in gioco anche, fra le altre cose, la difficoltà a leggere ad alta voce in pubblico. Non è come leggere per proprio conto, per niente: ne avevamo parlato qualche volta, quando avevo chiesto "Ma voi quando leggete le sentite, le voci dei personaggi?" Così è venuta fuori una discussione interessante sui modi di leggere, sui tempi e sulle fantasticherie che accompagnano la lettura, che mi ha condotto ad avanzare la proposta criticata; io comunque penso proprio che porterò un bel tris, e cioè questi tre libri:

1) Pel di carota di Jules Renard: il primo libro lungo che ho letto; la mia prima lettura è stato un racconto, Il principe felice di Oscar Wilde. Poi avevo naturalmente Alice nel paese delle meraviglie e Pinocchio, ma erano in edizione tanto bella che tendevo ad evitarli un pò perchè mi mettevano soggezione, così grandi, con quelle belle tavole a colori e la copertina rilegata, e un pò perchè i miei ne scoraggiavano in modi sottili ma percepibili un uso troppo frequente: così non si rovinano. Al periodo dell'infanzia è legata anche l'Enciclopedia della Fiaba Laterza in quattro volumi: quella è davvero consunta ma sono riuscita a salvarla e ce l'ho ancora, mentre Pel di carota me lo sono dovuto ricomprare in edizione Garzanti, che comprende anche le Storie naturali, oltre alle Fiabe di Hans Christian Andersen, che infatti caccio dentro ad ogni bibliografia del GdL. E non solo! Più tardi, verso gli otto anni, sono arrivate le Piccole donne di Louise May Alcott: un libro che ho riletto decine di volte perchè di volta in volta ne scoprivo dei lati nuovi. Ed ogni volta mi identificavo con una sorella diversa.
2) Il gatto che andava al cinema: Giallo Mondadori che ho letto un mese fa circa; dell'autrice, Lilian Jackson Braun, compro sempre tutti i romanzi che escono nei Gialli Mondadori. Un pò perchè parlano di gatti, un pò perchè è come le enciclopedie, se cominci a raccogliere i fascicoli non puoi più smettere. E un pò perchè una dei protagonisti, Polly, è una bibliotecaria che parla spesso del suo lavoro. E poi ci sono altri aspetti simpatici, in questo per esempio si citano frequentemente alcune ricette californiane abbastanza insolite; comunque, di "giallo" non hanno assolutamente nulla: ricordo che in uno mancava addirittura uno degli elementi base del genere: l'assassinio. Nel senso che proprio nessuno veniva ammazzato.


3) La levatrice di St.Mark's Place di Victoria Thompson: è il Giallo Mondadori che sto leggendo in questo periodo. Mi ha colpito l'ambientazione: New York inizio '900. E anche il rilievo dato al mestiere della protagonista, che fà per l'appunto la levatrice (ma il titolo originale è "Murder in St. Mark's Place"), il che le consente una certa indipendenza economica ed autonomia personale a differenza di quasi tutte le donne che vivevano in quegli anni, cui era vietato per legge (e nel Giallo lo si dice) di votare, avere proprietà e mettersi in affari.

E dunque:
1) un libro del passato remoto
2) un libro del passato prossimo

3) un libro del presente

Adesso vediamo come va a finire.... appuntamento in biblioteca alle 14.30' lunedì 25 ottobre!

11.10.04

Il racconto dei mesi e delle stagioni


Scrive Maria Elena:
Ecco i libri di cui parleremo per il prossimo appuntamento: sono otto autori con racconti e brani da romanzi che parlano di stagioni e della loro alternanza, del tempo e delle cose, come la neve o le rose per esempio, che sono simboli di una stagione o di un mese in particolare; di vicende estive allegre o meno ("Feria d'agosto" di Pavese), e di aria fredda (Lovecraft). Come sempre c'è uno dei miei autori preferiti oltre a Lovecraft, vale a dire Hans Christian Andersen con molte rose e bucaneve e i Verdolini; e poi c'è un racconto di Hemingway che, pur non riferendosi nè citando una stagione o dei protagonisti "stagionali" secondo me può essere percepito come autunnale, e nel quale tanto per cambiare compare un gatto. Gatti ancora nel Libro dell'estate di Tove jansson: gatti dolci ed affettuosi e gatti ribelli. A voi la scelta:

- Strega d'aprile di Ray Bradbury; in: Le auree mele del sole - ed. La Tribuna 1967
- L'elfo della rosa; L'uomo di neve; la lumaca e il rosaio; I verdolini; Il bucaneve; Le storie del raggio di sole di Hans Christian Andersen; in: Fiabe - ed. Einaudi 1992
- Gatto sotto la pioggia di Ernest hemingway; in: I quarantanove racconti - ed. Einaudi 1962
- Il libro dell'estate di Tove Jansson - ed. Iperborea 1998
- Feria d'agosto di Cesare Pavese - ed. Einaudi 1946
- Aria fredda di Howard Philip Lovecraft; in: Tutti i racconti 1923-1926 - ed. Mondadori 1990

- Il re d'inverno di Bernard Cornwell - ed. Mondadori 1998
- L'inverno di Sylvia di Kate Moses - ed. Rizzoli 2003


... e c'è anche la fantasy...