Riscritture fra Aristotele e Publio Aurelio Stazio
Detto fatto: ed eccolo qua.
Mi stanno aspettando.
I capelli li preferisco bruni, sono di moda quest'anno. Un bel nero-color carbone. Me li tingerò anch'io, prima o poi. Quello che non mi va giù è quel biondo cenere che sembra tanto plastica. Così lucido. E quando li tocco, a volte i loro capelli mi restano in mano a ciuffi.
Disgustoso.
E i loro vestiti: quelli per me sono paramenti sacri. Con questo freddo c'è chi porta solo top a lustrini, stivaletti e un paio di calzoni corti, senza nemmeno le calze. Ma come fanno, io non resisterei. Con quelle scollature, poi. Mi sarebbe piaciuto provare quella giacchina viola con la sciarpetta verde, ma lei non ha voluto saperne di levarsela e io non sono stato capace di togliergliela: sembrava cucita addosso.
Non è la prima volta che mi capita.
Sto invecchiando, le mie dita non sono più agili e sottili come una volta.
Oppure è il freddo.
Sì, devo fare qualcosa per scaldarle. Per scaldarmi. Fa freddo. Ora accendo un bel fuoco qua, in mezzo alla stanza. Ecco fatto, niente paura, finiscila di abbaiare Ken, nessuno si farà del male, Non ho bisogno di ripeterlo, so che loro se ne staranno ferme, come sempre.
Perchè non hanno paura del fuoco.
Loro, le mie piccole. Le mie trecentosettantaquattro Barbies.
Che ne dite? E' molto diverso rispetto alla scrittura originale, indubbiamente; mi sono servita soltanto dell'idea di base, che mi piaceva molto: quella di un adulto di sesso maschile che colleziona bambole Barbie. Il resto ha caratteristiche piuttosto differenti dall'originale, che sfiora qualche volta il grottesco mettendosi a metà strada fra il comico ed il quasi-horror.
Abbiamo parlato di un argomento molto interessante la volta scorsa, e cioè: libri per chi non vuol leggere. E sono saltati fuori un pò di titoli, per esempio la Val (che legge moltissimo e conosce un sacco di autori) suggeriva fra l'altro Paura e disgusto a Las Vegas, di Hunter Thompson (Bompiani 2000 - collocazione NA THO HUN), Dolce come il cioccolato, di Laura Esquivel (TEA 1998 - collocazione NS ESQ LAU), La bambina che amava Tom Gordon, di Stephen King (Sperling&Kupfer 1999 - collocazione NA KIN STE); la Lju proponeva L'uomo di Arcangelo, di Arthur Conan Doyle (Mondadori 1995 - coolazione NI DOY ART), la Keren un intramontabile Il giovane Holden, di J.D. Salinger (Einaudi 2004 - collocazione NA SAL JER), ed Eva Luna di Isabel Allende (Feltrinelli 1988 - collocazione NS ALL ISA), la Kam L'amico ritrovato, di Fred Uhlman (Feltrinelli 1999 - collocazione NI UHL FRE), io Trainspotting, di Irvine Welsh (Guanda 2004 - collocazione NI WEL IRV).
Per il prossimo lunedì ecco una nuova bibliografia: in biblioteca sono arrivati i nuovi libri di Danila Comastri Montanari, per cui ho pensato di abbinare ai suoi titoli quelli di Margaret Doody, che condivide con l'altra scrittrice la scelta dell'ambientazione delle sue trame poliziesche: il mondo classico. La Grecia con Aristotele come investigatore per Margaret Doody, la Roma imperiale con il senatore Publio Aurelio Stazio per l'autrice italiana.
Ecco qua dunque:
- Ars moriendi: indagine a Pompei (Hobby & Work 2003).Collocazione: NARR COM DAN
- Saturnalia (Hobby & Work 2002).Collocazione: NARR COM DAN
- Parce sepulto: la terza indagine di Publio Aurelio Stazio (Hobby & Work 2005).Collocazione: NARR COM DAN
- di Margaret Doody:
- Aristotele e l'anello di bronzo (Sellerio 2003). Collocazione: NA DOO MAR