25.2.05

Che rabbia

Scrive ElMar:
Lunedì scorso la neve ha ridotto considerevolmente il Gruppo: con chi è potuto arrivare in biblioteca abbiamo deciso di recitare il primo atto di Ricorda con rabbia di John Osborne, e rimandare la chiacchiera su Venezia eccetera alla prossima volta.
Detto fatto, sono state assegnate le parti: Keren ha interpretato con acume Jimmy, accentuandone le sfumature nevrotiche, LaLa ha cesellato un abulico Cliff, vagamente strafottente, la Kam era una contegnosa Alison mentre la Lady faceva il narratore. E' stato piacevole ed anche divertente, in alcuni passi: ho domandato cosa ne pensassero le attrici dei loro personaggi e Keren m'ha risposto che a lei Jimmy è piaciuto in tutto e per tutto. LaLa ha riflettuto sul significato della coabitazione di Cliff con la coppia Alison-Jimmy mentre la Kam ha dichiarato con fermezza che a lei Alison non piace. Indubbiamente Alison è la meno accettabile dei personaggi: come ha anche notato una ragazza della III° figurativo del Liceo Artistico di Piacenza, "Ma non dice mai niente!" In altri termini è quella con cui si fà più fatica ad entrare in sintonia, recitando, e quella che mette più a disagio e, diciamolo pure francamente, dà sui nervi a chi ascolta, per la sua passività verso le illogiche sfuriate del marito ed anche per l'ambiguo legame con Cliff: ed a questo proposito è stato opportunamente osservato che forse Jimmy sarebbe meno teso e rissoso (fra Jimmy e Cliff non ci sono scambi soltanto verbali, ma anche scazzottature) se lui ed Alison abitassero per conto loro, senza l'amico fra i piedi.
Ho parlato di "Gara ad inseguimento" di Hemingway, inquietante e bellissimo racconto dove il protagonista, un alcolizzato tossicodipendente, ha una fissazione maniacale per il parlare attraverso il lenzuolo: era uno dei testi in lettura nella bibliografia precedente e Keren, che ha letto "A Venezia un dicembre rosso shocking" di Daphne Du Maurier (non in bibliografia ma comunque pertinente al tema) ce ne parlerà il prossimo lunedì. Dal libro nel 1973 era stato tratto un film (titolo originale: Don't look now) per la regia di Nicolas Roeg ("Cuore di tenebra", "Oscuri presagi", "Mille pezzi di un delirio" alcune altre pellicole dello stesso regista), con Donald Sutherland e Julie Christie, che avevo visto ai tempi e che poi è completamente scomparso dalla circolazione, non esistono recensioni nel web nè è stata fatta una versione Home video, e nemmeno è stato passato in televisione, che io sappia. Peccato, perchè mi piaceva.

Ed ora, la nuova, rabbiosa bibliografia:

- Ricorda con rabbia, di John Osborne (Einaudi 1959). Collocazione: 822.914 OSB ri

- Castelli di rabbia, di Alessandro Baricco (BUR Rizzoli 1998). Collocazione: N BAR ALE

- Furore, di John Steinbeck (Tascabili Bompiani 2001). Collocazione: NA STE JOH

- Il bambino arrabbiato: favole per capire le rabbie infantili, di Alba Marcoli (Oscar Saggi 1996). Collocazione: 155.4124 MAR

- Il piccolo libro della rabbia: reagire ai soprusi e vivere felici, di Ivan Cotroneo (Saggi Bompiani 1999). Collocazione: 152.47 COT

- La vendetta di Fanciulla Spiga di Grano Blu; in: Miti e leggende degli Indiani d'America (Oscar Mondadori 1994). Collocazione: 398.2 MIT In

- Le cicogne; in: Fiabe, di Hans Christian Andersen (Einaudi 1992). Collocazione: ND AND HAN

- La potenza dell'odio, di Dino Buzzati; in: Le cronache fantastiche (Oscar Mondadori 2003). Collocazione: N BUZ DIN

Al prossimo LUNEDI' 7 MARZO ALLE 14.30'!



9.2.05

Venezia, inseguimenti e labirinti


Scrive ElMar:
Lunedì pomeriggio è stato intensissimo e ricchissimo di racconti e di storie, abbiamo parlato di tante cose, da Shakespeare (Il mercante di Venezia) ad Amata per caso (che era uno dei regali di lettura natalizi) oltre ad una carrellata iniziale sugli argomenti RANDOM (soprattutto il tema del Disagio Psicologico, che era uno degli 8 proposti) perchè è arrivata Paola, insegnante di italiano e storia di Milano, alla quale a turno abbiamo raccontato cosa facciamo nel Gruppo, con sforamenti sul versante cinematografico e telefilmico. A questo proposito, quando poi la Kam ha suggerito come argomento futuro i Cartoni animati, io l'ho guardata allibita perchè avevo capito "Cartoline animate" e mi sembrava un tema davvero impossibile a trattarsi, da un punto di vista della ricerca bibliografica.
Ho poi appurato che in particolare alla Kam interessano soprattutto i finali delle serie televisive ("Com'è andata a finire tra Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo?") ma suppongo che ignorerò questo aspetto della questione, quando costruirò la bibliografia "Cartoni (e non cartoline) animati".
La Gi, che stava covando l'influenza, ha voluto sapere se, a monte del musical West Side story (che è stato accostato alla trama di Tre metri sopra il cielo, di cui si è ancora parlato) esiste un romanzo, e l'abbiamo cercato tanto nell'OPAC del Polo Bibliotecario quanto in internet, prima su Internetbookshop poi con una ricerca generica con Google: non abbiamo trovato nulla, ma se qualcuno ha notizie ce lo faccia sapere per favore. Un tema interessante potrebbe essere proprio quello del musical, no?
Alla LaTo, che ha finito l' "Io diviso" di Laing, non piace il suo nick: che ne dici di ToLa? No, non mi sembra che la cosa migliori. E semplicemente "La"? Troppo corto, forse. Bhe, prova a pensarci. A me è venuto in mente in questo istante "LaLa" come la canzone di Ashlee Simpson, ma forse per voi seriose è troppo frivolo? Ah, dimenticavo: naturalmente tornando su Tre metri sopra il cielo abbiamo (=hanno) illustrato la relativa polemica a Paola, e la Bi-Be ha animatamente discusso con Keren, che ha narrato la trama di Bruciata viva di Suad, a proposito di lieti fini, di realtà e di invenzione, di cuore-amore e storie romantiche.

Ognuno è rimasto sulle sue posizioni, alla fine.

Il tema che era saltato fuori la volta scorsa era, appunto, l'Inseguimento: ho pensato di svilupparlo sui tre versanti dell'Inseguimento (vero e proprio), del Labirinto e della città labirintica per eccellenza, e cioè Venezia: da qui siamo passate allo shakespeariano Mercante di Venezia, che fra l'altro riveste una straordinaria attualità anche per la vicinanza alla Giornata della Memoria (27 gennaio), essendo Shylock, uno dei protagonisti principali, un mercante ebreo. Ho raccontato la vicenda narrata nella tragedia, rivista di recente in una stupenda edizione curata dalla BBC, e Keren ha usato il termine antisemitismo, che io ho contestato nello specifico: a mio parere Shakespeare scrive e descrive (magnificamente) un quadro fedele della realtà e delle mentalità cinquecentesche, non tanto europee quanto britanniche, e la sua Venezia non è altro che una cornice di maniera, potrebbe anche chiamarsi Costantinopoli o Milano, non cambierebbe la sostanza. L'autore è straordinariamente oggettivo, ritrae personaggi (in inglese carachter) e situazioni come potrebbe fare un reporter, ed ogni tanto insinua didascalie personali che sono spesso sarcastiche, ma non forzano mai la visuale dell'insieme. In più, questa tragedia segna il trionfo della Donna, in questo caso Porzia, che con il suo sapere sbaraglia in tribunale l'avversario (il mercante ebreo, che formalmente ha ragione) non limitandosi a sconfiggerlo sul piano strettamente legale, ma facendo in modo che ne venga ordinata la confisca dei beni e mettendone a repentaglio la vita stessa.

Che ne dite se un incontro lo dedichiamo interamente al buon vecchio Billy Sh. e solo a lui?
N.B.: siccome siamo in confidenza, il signor William Shakespeare io oramai lo chiamo affettuosamente Billy Sh. (che suona un pò come "SCCC, zitto!")

Qua sotto trovate la bibliografia su Venezia, inseguimenti e labirinti, ma prima voglio citare la III° Figurativo del Liceo artistico B.Cassinari di Piacenza, che con il prof. A. Farinotti è stata qui la settimana scorsa: abbiamo letto ed interpretato ad alta voce il primo atto di Ricorda con rabbia di John Osborne, ed ho proposto al Gruppo di parlare di Rabbia nel prossimo incontro anche per la bella e stimolante prova recitativa fornita dai due ragazzi e dalla ragazza di questa classe che hanno recitato, rispettivamente, nei ruol
i di Jimmy, il marito, Cliff, l'amico di famiglia, ed Alison, la moglie. Raccontando quell'esperienza (il Gruppo s'è riunito al pomeriggio, la III° fig.ivo era stata in Aula il mattino) ho parlato della piéce teatrale e dei giovani angry men anni Cinquanta, che Jimmy, con il suo livore profondo e le sue ancora più profonde insicurezze, incarna in pieno, ed ecco il motivo della scelta per il tema del prosssimo incontro, che sarà LUNEDI 21 FEBBRAIO ALLE 14.30' in Aula Didattica come sempre: sarebbe simpatico che fossero presenti, della III° figurativo, almeno i tre attori di cui sopra.

- La morte a Venezia, di Thomas Mann (Einaudi 1991). Collocazione: NT MAN THO

- Il minotauro, di Fiedrich Dürrenmatt (Marcos y Marcos 1995). Collocazione: NT DUR FRI

- Il labirinto, di Frank M. Robinson; in: Le meraviglie del possibile. Antologia della fantascienza (Einaudi 1992). Collocazione: NA MER

- L'ultimo labirinto, di Arun Joshi (Zanzibar 1993). Collocazione: NI JOS ARU

- Una gara a inseguimento; in: I quarantanove racconti, di Ernest Hemingway (Einaudi 1961). Collocazione: NA HEM ERN

- Il ladro di Venezia, di Jane Langton (Bonnard 2004). Collocazione: NA LAN JAN

- Il libro dei labirinti: storia di un mito e di un simbolo, di Paolo Santarcangeli (Vallecchi 1967). Collocazione: MAGAZZ. 17E.08.11

A LUNEDI' PROSSIMO 21 FEBBRAIO ALLE 14.30' !