14.9.05

Grande ritorno imbandito di libri!


Scrive ElMar:

Lunedì c'eravamo quasi tutte, e si è aggiunta AnTam che insegna al Liceo e ci ha parlato di alcuni suoi autori peferiti come ad esempio (fra gli altri) Xavièr Marìas, che cita Shakespeare nei due titoli di altrettanti suoi romanzi, Un cuore così bianco (Macbeth) e Domani nella battaglia pensa a me (Re Lear).
Ma andiamo con ordine. Ho dovuto prendere appunti per non dimenticare nessuno dei libri di cui abbiamo parlato, e sono tanti. Lo spunto iniziale è venuto dalla Keren, che è stata a Parigi al Pére Lachaise in pellegrinaggio sulla tomba di Oscar Wilde (a proposito, la nuova immagine del blog è il Nostro: però non gli somiglia per niente, secondo me) debitamente fotografata in lungo e in largo; anche perchè, e credo che sia un fatto unico al mondo, è interamente ricoperta di baci, ossia di impronte lasciate da labbra con rossetto. Avvicinandoci infatti dicevamo (c'ero anch'io): oh ma guarda cosa sono tutti quei segni rossi là? Sulla tomba, la cui lapide rappresenta una Sfinge (senza segreti, si presume!!!) accanto agli altri abbiamo lasciato anche i nostri fiori, un garofano bianco ed uno rosso perchè, chissà, possa infilarseli all'occhiello in eventuali scorribande notturne.
Naturalmente si è riparlato de Il ritratto di Dorian Gray, questo affascinante romanzo, l'unico che Wilde ha scritto, intriso di narcisismo rovesciato: Dorian infatti, che non invecchia mai e che ha un alter-ego non-vivente che invecchia in sua vece (il ritratto) cos'altro è se non un Peter Pan, ma anche un Narciso che usa il ritratto come uno specchio opaco in cui NON riflettersi? Dal Ritratto al teatro wildiano: ovviamente L'importanza di essere/chiamarsi onesto/probo/Franco/Ernesto e via traducendo, ed Un marito ideale: di entrambi esiste la versione cinematografica curata dal medesimo regista; in più la Keren possiede anche "Wilde" il DVD con la biografia dello scritttore, impersonato da un coltissimo e molto, molto snob Stephen Fry che di recente, ho scoperto razzolando su Google, a Londra ha inaugurato un bruttissimo monumento (il primo) dedicato a Oscar Wilde, in presenza del pronipote Lucian Holland, figlio di Merlin che era il figlio di Vyvyan, l'unico dei due figli di Wilde ad essere sopravvissuto (il maggiore, Cyril, arruolatosi volontario nella Prima Guerra Mondiale, morirà in battaglia). S'è accennato anche ai racconti ed alle favole (in particolare Il compleanno dell'Infanta, fiaba crudelissima più per un pubblico adulto che infantile), durante l'accesa discussione che ha coinvolto la Gi e la Keren circa la morale di Dorian, il protagonista del Ritratto, durante la quale la Kam ci ha regalato una delle sue sagge riflessioni: Chi decide cos'è bene e cos'è male? Sempre a proposito del romanzo, è stato posto un quesito: ma il Ritratto di Dorian Gray si può definire un romanzo di formazione? Lo trovo interessante, questo aspetto: si sollecitano interventi in proposito. Altro autore di cui sia la Keren che la Gi hanno letto e parlato è Jostein Gaarder: La ragazza delle arance è il libro che ci ha raccontato la Gi, mentre de L'enigma del solitario ce ne ha parlato la Keren; in entrambi i casi è emersa la propensione filosofica dell'autore, ribadita anche da AnTam che ha citato Il mondo di Sofia. La Ledy ha letto il Pigmalione di Shaw, che era l'ultimo argomento prima delle vacanze, e, in inglese, Half-blood prince, l'ultimo di Harry Potter. I pilastri della terra, di Ken Follett, è stata una lettura fatta per dovere scolastico, e generalmente non troppo apprezzata, mentre Amangansett, di Mark Nills, è un libro che è piaciuto molto ad AnTam, che ne ha fatto un breve riassunto. La BiBe ha letto Il grande Gatsby, che le è piaciuto, sia il linguaggio che l'atmosfera, ed Il giovane Holden, di cui abbiamo parlato spesso al Gruppo: insomma, Holden Caulfield si fà amare oppure odiare, non ci sono vie di mezzo. Per conto mio, l'ho usato per lavoro ma me ne sento, come dire, distaccata. Un pò (ovviamente, mutatis mutandis) come "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia, che ho restituito alla BiBe dopo essere arrivata, in tre mesi, alla pagina 19.


Io ho descritto la trama de L'analista di John Katzenback, che ho finito da poco di leggere essendo un Giallo Mondadori di circa 500 pagine. Bhe, la prima parte, quella nella quale si dimostra come sia possibile azzerare l'esistenza di un individuo senza ucciderlo, ma colpendone a morte le reputazione professionale, prosciugandone il conto corrente ed infine allagandogli la casa, è molto interessante: scritta con uno stile che incalza il protagonista (uno psicanalista vittima di un'assurda, anacronistica quanto psicotica e crudele vendetta da parte di un ex-paziente e dei suoi fratelli) nei fatti e con le parole, lascia in sospeso chi legge e che si chiede in continuazione "Sì però adesso lui reagisce e ne esce fuori. No? No? No." Seguono due parti in lento ma costante declino stilistico e d'ispirazione, per concludere il tutto con un finale faticoso ed ingarbugliato, come sempre quando mancano lucidità ed idee.

La prossima volta ci troveremo Lunedì 26 settembre alle 14,30' per parlare di PARIGI!
Come sempre, qualche suggerimento bibliografico:

- Il diavolo a Parigi, (AA.VV.) (Canesi 1961).Collocazione: MAGAZZ.19B.08.37
- La donna di Parigi, di Renzo Rocca (Baldini&Castoldi 1978).Collocazione: MAGAZZ.17E.06.40
- I Misteri di Parigi, di Eugéne Sue (Sugar 1965).Collocazione: MAGAZZ.19A.05.36
- Rendiconto parigino, di Heinrich Heine (Bulzoni 1979).Collocazione: MAGAZZ. 16C.08.29
- Romanza parigina: carte di un disperso, di Franz Hessel (Adelphi 1997).Collocazione: NT HES
- Un week-end a Parigi, di Maya Nahum (E.Elle 1995).Collocazione: NF NAH MAY
- Il ventre di Parigi, di Emile Zola (Garzanti 1991).Collocazione: NF ZOL EMI


Allora a lunedì 26 settembre, in biblioteca, al solito posto.

CIAO!

1 Commenti:

At 5:48 PM, Blogger Gruppo di Lettura dice che...

Eccec**, non mi posso ricordare tutto! Non ho preso appunti su I pilastri della terra. Cercherò di tenere presente il commercio di foto che vuoi mettere in piedi, ma non garantisco sulla mia memoria.

 

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