15.11.06

Pupe e secchioni oppure Pupi e Secchione?

Il dibattito è aperto, scrive ElMar: ecco la bibliografia corrispondente al tema:



- Il ritorno di Casanova / Arthur Schnitzler - Adelphi 1994 - NT SCH ART

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Ultima fermata a Brooklyn / Hubert Selby jr - Feltrinelli 2004 - NA SEL HUB

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Lolita / Vladimir Nabokov - Adelphi 1993 - NA NAB VLA

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Leggere Lolita a Teheran / Azar Nafisi - Adelphi 2004 - NI NAF AZA

- Bulli e pupe / Damon Runyon - Longanesi 1956 - NA RUN DAM

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La Califfa / Alberto Bevilacqua - BUR Rizzoli 1980 - 17C.06.50

- Ballando nudi nel campo della mente: le idee (e le avventure) del più eccentrico tra gi scienziati moderni / Kary Mullis - Baldini & Castoldi 2000 - 509 MUL

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Tu non mi conosci / David Klass - Salani 2006 - NA KLA DAV

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Casa di bambola / Henrik Ibsen - Einaudi 1963 - 839.8226IBSC

Qualche considerazione sulle scelte proposte in lettura: la Pupa per eccellenza, intesa come bambolona tutta carne/niente cervello è forse stata Lolita, ma non bisogna dimenticare la Lola-Lola di Heinrich Mann, conturbante chanteuse de L'Angelo Azzurro magistralmente resa sullo schermo da Marlene Dietrich; e quindi ci stava bene vicino il libro di Azar Nafisi "Leggere Lolita a Teheran", per avere una visione a 360° di quello che una lettura può significare, oggi. Sul versante teatrale la Nora ibseniana, protagonista di "Casa di bambola" non si potrebbe propriamente definire una "Pupa" come prima si diceva: resta invece per intero il signficato di "ninnolo prezioso e fragile" che stava alla base della concezione ottocentesca della donna.

Bulli e pupe riprende il tema della bambolona caro all'immaginario maschile d'ogni epoca, mentre Ultima fermata a Brooklyn si sposta nelle periferie urbane degradate di una metropoli americana contemporanea, dove le "Pupe" (in questo caso TraLala, la prostituta) ci rimettono la vita per niente, per un gioco, forse, o un rito o meglio ancora un passatempo per alleviare la noia di un gruppo di esseri che di umano hanno ben poco e per i quali, di conseguenza, la vita vale ancor meno, soprattutto quella delle donne. La Califfa e
Il ritorno di Casanova invece si staccano dalla bipolarità dei cliché femminile/maschile per rendere conto di due aspetti opposti: da un lato una figura di dominatrice, la Califfa appunto, che tiene saldamente in pugno la situazione e non si lascia sottomettere da nessuno; dall'altra il personaggio del seduttore per eccellenza per il quale, maliziosamente, si potrebbe insinuare che esiste un altro modello di riferimento, quello dell'abbondare per compensare. Laddove il senso è da ricercare nello sfoggio rutilante ed esibito di una virilità sopra le righe che desta tuttavia, proprio per queste connotazioni, qualche (legittimo) sospetto sul suo effettivo esercizio nelle modalità e soprattutto nelle quantità tramandate dalla leggenda; questo romanzo di Scnitzler si discosta peraltro dalla tradizione perchè il Casanova che ne è protagonista, oramai avanti con gli anni e quasi fuori servizio, s'imbatte, guarda caso, in un'autentica secchiona: Marcolina, ventenne studiosa di matematiche superiori e seguace delle dottrine illuministe, di cui s'invaghisce perdutamente.


Ballando nudi nel campo della mente: le idee (e le avventure) del più eccentrico tra gi scienziati moderni, di Kary Mullis, è il delizioso resoconto della vita e delle opere di questo simpaticissimo personaggio che è l'autore: un secchione davvero sui generis, da leggere d'un fiato. Tu non mi conosci è, come si suol dire, il titolo fuori tema (ce ne dovrebbe sempre essere uno, in ogni bibliografia), che in comune con l'argomento "secchioneria" ha lo sfondo: la scuola. Raccontato in prima persona, ha un incipit molto accattivante ed un ritmo serrato che si fà leggere per forza.

Di tutto questo parleremo

MARTEDI'

21 NOVEMBRE

ALLE 14.30'

in Aula Didattica

a presto!